>> su RAI 3 educational e RAI EDU 2


Sabato 1 marzo, su RAI 3, alle ore 10.30, nell'ambito del programma di RAI EDUCATIONAL diretto da Giovanni Minoli, RaiNews proporrà un servizio sul Festival Gaber che si sta tenendo a Cagli. (replica su RAIedu2 satellitare lunedi alle 14 e poi ogni 4 ore) .

La regista del programma ha posto l'attenzione sulla Mostra fotografica inedita su Mario Dondero (Gaber e i volti dell'Italia anni Sessanti) e sull'interpretazione di Neri Marcorè, intervistato dalla giornalista.

Nel servizio anche un'intervista del prof. Massimo Puliani sul Teatro d'Evocazione di Giorgio Gaber di cui giovedì 6 marzo a Cagli sarà proposto un interessante esperimento di “caratterizzazione teatrale” con tre attori per un unico personaggio. Gli attori che interpreteranno il SIGNOR G, protagonista dell'opera teatrale "Il Grigio" di Gaber/Luporini, in tre modi diversi, al fine di verificarne le potenzialità.sono Marco Florio, Giovanni Giangiacomi, Geoffrey Di Bartolomeo >> "Il Grigio" andò in scena nella stagione 1988-1989, con uno strepitoso Gaber alle prese con la parola, senza quindi le canzoni che negli altri spettacoli si alternavano ai monologhi. "Teatro d'evocazione" è stato definito questo genere che comprende anche "Parlami d'amore Mariù" e "Il Dio Bambino".> Lo spettacolo fu rappresentato (sempre per iniziativa di Massimo Puliani) al Teatro Sanzio di Urbino nel 1990, dove Gaber ottenne il Premio di Drammaturgia "TeatrOrizzonti", presentato da Anna Rita Ioni, in una giornata di “lotta politica”, in quanto in teatro era presente il movimento studentesco de "La Pantera" che però desistette nel manifestare contro Gaber. Alla fine dello spettacolo di circa due ore, quando Gaber pronunciò la bellissima battuta finale “Bisognerebbe essere capaci di trovare l’indulgenza e l’amore di un Dio che guarda”, il teatro esplose in un fragoroso applauso, ancora più forte quando per il bis, Giorgio intono una serie di canzoni del suo conosciuto repertorio.
>> Per questa nuova originale iniziativa di interpretazione del teatro di Gaber, l’ingresso è libero.

>> PERCHE’ ACCUSO il TG MARCHE!

La Rai “sprecata” (per ciò che non fa e che potrebbe fare sul piano della produzione dei programmi culturali, artistici ecc.). Così intitolavo un intervento per i 25 anni dell’attività delle sedi regionali. Ma oggi debbo aggiungere: RAI parziale (e passibile di interruzione di pubblico servizio) nell’informazione di ciò che accade in regione.
Già avevo segnalato alla Rai Marche questa sua “parzialità” in merito a precedenti eventi, come quello di una sua assenza in occasione di una celebrazione di un Premio Oscar, o di un sua assenza alla Laurea di Edoardo Sanguineti a Macerata ecc.

In questi giorni ho scritto alla direzione della Rai Marche per ribadire che stava per concludersi il Giorgio Gaber Cagli Festival. Mi auspicavo - dopo questa ulteriore sollecitazione – di vedere la presenza di un troupe Rai per l’esclusiva regionale del “Dio Bambino” di Gaber/Luporini con Eugenio Allegri. In più nel pomeriggio erano in programma un convegno di rilievo storico e una lettura del testo “Il grigio” con tre attori e la visione delle foto di Enrica Scalfari della messinscena di Gaber/Jannacci/Rossi di “Aspettando Godot” di Beckett.
Ma anche in questa occasione, abbiamo registrato l’assenza del TG3. Ma come è possibile che dal 9 febbraio al 6 marzo 2008, con sette giornate e quindici iniziative, il TG3 Marche non abbia avuto il “dovere” di informare il pubblico regionale di questi appuntamenti?
Si sono mossi da Roma, da Firenze, Milano per partecipare al Festival. E’ venuta una troupe di Rai Educational di Giovanni Minoli, ne hanno parlato il Corriere della Sera, la Repubblica, la TV Svizzera attraverso un ospite dei convegni programmati a Cagli. Ma il TG3 Marche non ha ritenuto che l’informazione potesse avere uno spazio nel proprio TG.

Siamo di fronte ad una palese e ingiustificata illegittimità del servizio pubblico televisivo. Non si può “oscurare” l’informazione! Sono stato componente del Servizio di Vigilanza della RAI Marche e credo che sia un diritto da parte del cittadino avere le informazioni di rilievo generale. Ed è un dovere della Rai svolgere un servizio di informazione.


prof. Massimo Puliani

PS: Non riguarda l'informazione culturale, MA E' BENE RICORDARLO:
"Per integrare il reato di interruzione di pubblico servizio di cui all'art. 340 cod.pen è sufficiente che l'entità del turbamento della regolarità dell'ufficio o l'interruzione del medesimo, pur senza aver cagionato in concreto l'effetto di una cessazione reale dell'attività o uno scompiglio durevole del funzionamento, siano stati idonei ad alterare il tempestivo, ordinato ed efficiente sviluppo del servizio, anche in termini di limitata durata temporale e di coinvolgimento di uno solo settore"
E' quanto ribadito dalla VI sezione penale della Corte di Cassazione nella sentenza n. 26077 depositata il 9 giugno 2004.



08/03/2008

>> Eugenio Allgeri: il dio bambino


Molto atteso lo spettacolo alle ore 21,15 di scena al Comunale di Cagli de “Il dio bambino” di Gaber-Luporini con EUGENIO ALLEGRI per la regia di Giorgio Gallione produzione Fondazione Teatro Archivolto.

Scenografia firmata da Guido Fiorato. Il monologo ha avuto molto consenso da parte della critica, merito di una regia attenta alle sfumature del personaggio e all’interpretazione di Allegri che tocca i punti salienti del testo con grande efficacia, collegando racconti e dialoghi per quasi un'ora e mezza senza assolutamente perdersi o far calare la tensione.

Il bravo attore (di cui si ricordano altri monologhi fra cui “Novecento” di Alessandro Baricco) è elegante in scena con completo scuro, camicia bianca, bretelle rosse, spettinato, sudato, con gli occhi segnati in perfetto accordo emotivo con il locale in disfacimento, con sedie e tavolini buttati caoticamente a terra, tra bottiglie semivuote e fiori calpestati, a raccontare allusivamente una sorta di festa finita male. E’ proprio questo che ci raccontano Gaber e Luporini in questa opera teatrale dove si unisce il dramma alla comicità: il protagonista è una sorta di Peter Pan che ha abbandonato l’isola che non c’è, per affrontare il quotidiano confronto con la vita che c’è, specchiandosi negli occhi ora innamorati, ora distanti e assenti, poi terrorizzati e infine rassegnati della sua compagna.

>> SUCCESSO PER GABER- MARCORE'


SUCCESSO PER GABER- MARCORE'

Tutto esaurito per l'ultima data (dom. 24 feb.) della tourneè di Neri Marcorè al “Giorgio Gaber Cagli Festival"."Un certo Signor G” interpretato dal simpatico attore, per la regia di Giorgio Gallione e prodotto dal teatro l'Archivolto con il patrocinio della Fondazione Gaber, ha, come nelle previsioni, raggiunto il "cuore" del pubblico che ha più volte ha applaudito le performance dell'attore/cantante. Nel pomeriggio all'incontro in programma nel ridotto del teatro, il giornalista Andrea Scanzi e il Presidente della Fondazione Gaber, Paolo Dal Bon e Alessandro Forlani, hanno ricordato il Teatro Canzone degli anni Settanta. Marcorè non ha potuto partecipare fisicamente all'incontro, causa un'improvvisa influenza intestinale. Grazie ad un collegamento telefonico effettuato dal direttore del Festival Massimo Puliani, il pubblico ha comunque potuto ascoltare le idee del Signor G. Pubblico che è stato letteralmente conquistato da Marcorè in teatro, grazie all'ironia, i dubbi e l’umanità di Giorgio Gaber di cui sono state cantate le canzoni "Il dilemma", "Io non mi sento italiano" e "C’è un’aria". A Cagli erano presenti le telecamere di RAI EDUCATIONAL diretto da Giovanni Minoli per una puntata speciale del "GiorgioGaberCagliFestival" che andrà in onda su Rai TRE nazionale SABATO 1 MARZO alle 10.30 .
L’iniziativa è promossa da Istituzione Teatro Comunale di Cagli nell’ambito di Teatro Commission Marche che fa parte dell'Accordo di Programma Quadro delle Politiche Giovanili “Giovani. Ri-Cercatori di Senso” promosso dall'Assessore Regionale ai Beni e Attività Culturali e Politiche Giovanili, Luigi Minardi. Il progetto è organizzato da Centro Teatro Marche diretto da Massimo Puliani in collaborazione con Alessandro Forlani, con il patrocinio della Fondazione Gaber e con il sostegno dei Comuni di Cagli, Acqualagna, Cantiano, Banca Marche, Natura Srl e CNA Pesaro e Urbino.
nella foto di Vito Panico: Neri Marcorè con Massimo Puliani e Alessandro Forlani

spazio ai giovani - comunicato e foto





Entra nel vivo il Gaber Cagli Festival: spazio ai giovani, e poi ...fine tour con Marcorè!


Entra nel vivo il “Giorgio Gaber Cagli Festival” con una settimana densa di eventi: il video sull’allestimento di “Aspettando Godot” su foto di Enrica Scalfari, con protagonisti Gaber, Jannacci, Andreasi e Paolo Rossi di cui sarà proposta un’intervista in all’Accademia di Macerata il 21/2 e replica a Cagli il 6 marzo; uno spazio “GaberCabaret” tutto per giovani (Cantiano il 23 febbraio ed Acqualagna il 2 marzo) e l’attesissimo spettacolo di Neri Marcoré, “Un certo Signor G” che chiuderà il 24 febbraio a Cagli la sua lunga tournèe di successo. Nello stesso giorno ci sarà un incontro con l’attore e con due giornalisti Edmondo Berselli e Andrea Scanzi.
A Cagli saranno presenti le telecamere di RAI EDUCATIONAL che effettuerà uno speciale che andrà in onda su Rai TRE nazionale alle 10.30 sabato 1 marzo.
Per lo spazio giovani denominato GaberCabaret, in programma Sabato a Cantiano, sarà l’originale band dei “Rari Ramarri Rurali” composta da Nino Finauri ideologo e batterista, Roberto Renzoni alla pianola e al pentagramma, Claudio Tombini voce e sceneggiata, Giacomo Pietrucci sax e sorriso ammagliante e l’eclettico Riccardo Marongiu, a sostenere la giornata no-stop dalle ore 18 alle 24, dedicata a Gaber.
Il GaberCabaret, è una festa di partecipazione con cantanti, attori, musicisti, scrittori. Sono previsti nelle due giornate la partecipazione “amichevole ed appassionata” di Andrea Marzi, Duccio e le Birre Medie, Nicola Gaggi del gruppo Borghetti Bugaron Band, Blaco da Firenze, Luigi Mariano da Roma, Walter Bacciaglia e Federico Bisciari e gli attori della Pioletta. Saranno proposte sia canzoni di Gaber ma anche canzoni d’autore in omaggio all’artista. E’ prevista anche una cena Made in Cantiano e Made in Acqualagna a 15 € dalle 19.30 alle 21.00 con prenotazione 338. 9161972 (coordinamento: Sergio Ferri) . L’ ingresso al GaberCabaret, è libero per tutti con brindisi offerto ai partecipanti.
Info:http://www.giorgiogabercaglifestival.blogspot.com/- centroteatromarche@centroteatro.191.it
L’iniziativa è promossa da Istituzione Teatro Comunale di Cagli nell’ambito di Teatro Commission Marche che fa parte dell'Accordo di Programma Quadro delle Politiche Giovanili “Giovani. Ri-Cercatori di Senso” promosso dalla Regione Marche, Assessorato ai Beni e Attività Culturali e Politiche Giovanili. Il progetto è organizzato da Centro Teatro Marche diretto da Massimo Puliani in collaborazione con Alessandro Forlani, con il patrocinio della Fondazione Gaber e con il sostegno dei Comuni di Cagli, Acqualagna, Cantiano, Banca Marche, Natura Srl e CNA Pesaro e Urbino.

Giulio Casale al Gaber Cagli Festival con “Polli d’Allevamento”


Giulio Casale al Gaber Cagli Festival con “Polli d’Allevamento”

Prosegue l’intensa attività del “Giorgio Gaber Cagli Festival”. Sabato 16 febbraio ’08 sono in programma 4 appuntamenti: un convegno, un recital teatrale, lo spettacolo “Polli d’Allevamento” e un concerto in omaggio a Gaber.
Il programma prevede: alle 18.00 nel Ridotto del Teatro Comunale il convegno “Il Teatro Canzone degli anni ’70”: una videointervista a Gaber di Vincenzo Mollica, interventi del giornalista Andrea Pedrinelli, dell’attore e cantante Giulio Casale e del critico letterario Franca Mancinelli. Sono inoltre in programma letture del “Laboratorio Gaber” con gli attori della compagnia teatrale “La Pioletta”, che proporranno testi da “Far Finta di essere sani”. L’incontro sarà condotto da Massimo Puliani in collaborazione con Alessandro Forlani.

Ma l’attenzione è rivolta all’atteso spettacolo di Giulio Casale che sarà protagonista, alle 21.15 al Teatro Comunale, dello spettacolo di Teatro Canzone “Polli d’Allevamento” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini; una produzione della Compagnia Filodrammatici e Fondazione Gaber Milano; musiche originali di Franco Battiato e Giusto Pio..

“Polli d’allevamento”, un testo di sconcertante attualità e di travolgente forza profetica, ironico, sarcastico e pieno di humour, fu rappresentato nel corso della stagione teatrale 1978/1979, ed è sicuramente uno dei più importanti spettacoli scritti e interpretati da Giorgio Gaber. Chiude un decennio contrassegnato da eventi teatrali memorabili iniziati con ‘Il Signor G’ e proseguiti poi con ‘Far finta di essere sani’, ‘Anche per oggi non si vola’ e ‘Libertà obbligatoria’. Nel ri-allestimento dell’opera Casale ha voluto mantenere una fedeltà assoluta alla produzione originale. Le basi musicali dello spettacolo sono quelle utilizzate dallo stesso Giorgio Gaber e splendidamente arrangiate da Franco Battiato e l’impostazione delle luci di scena ricalca fedelmente il disegno originale di regia.

Casale, definito dalla critica “poeta-rock”, è fondatore e leader degli Estra, gruppo con il quale dal 1991 s'impone all'attenzione di critica e pubblico grazie alla propria ricerca poetica e alle sue doti istrioniche sul palcoscenico. I suoi punti di forza sono la tensione interpretativa dal vivo, il lirismo e simbolismo dei testi dolorosi e introspettivi ma che parlano anche del vivere quotidiano. Le apparizioni in numerosi festival e la memorabile esibizione al concerto del 1° maggio a Roma, davanti a 600.000 persone in diretta Rai, consentono di portare la musica e le parole del suo gruppo a un pubblico sempre più vasto.

Conclude la serata alle 23.30 il concerto al pianoforte in anteprima nazionale assoluta “GaberSuite – il Punto G” di Stefano Vagnini.

La prevendita dei biglietti è attiva al botteghino del Teatro Comunale di Cagli (tel. 0721.781341) da due giorni prima degli spettacoli con orario 17.00 – 19.20, e i giorni di spettacolo anche dalle 10.00 alle 12.30. Sito per tutto il programma e informazioni: http://www.giorgiogabercaglifestival.blogspot.com/
L’iniziativa è promossa da Istituzione Teatro Comunale di Cagli nell’ambito di Teatro Commission Marche che fa parte dell'Accordo di Programma Quadro delle Politiche Giovanili “Giovani. Ri-Cercatori di Senso” promosso dalla Regione Marche, Assessorato ai Beni e Attività Culturali e Politiche Giovanili. Il progetto è organizzato da Centro Teatro Marche diretto da Massimo Puliani in collaborazione con Alessandro Forlani, con il patrocinio della Fondazione Gaber e con il sostegno dei Comuni di Cagli, Acqualagna, Cantiano, Banca Marche, Natura Srl e CNA Pesaro e Urbino.

CHI SIAMO: la struttura, gli enti, i sostenitori





CENTRO TEATRO MARCHE
multimedia festival project

direzione
Massimo Puliani

colaborazione alla direzione culturale
Alessandro Forlani


collaborazioni
Vito Panico (mostre fotografiche)
Stefano Vagnini (produzioni musicali)
Valentino Bellucci (collaborazione culturale)
Sergio Ferri (coord. eventi popolari)


Elisa Delsignore (segreteria organizzativa)



enti che sostengono l’attività

Regione Marche Presidenza del Consiglio

Provincia di Pesaro e Urbino

Provincia di Macerata

Comune di Fano
Comune di Cagli (Istituzione Teatro Comunale)
Comune di Acqualagna
Comune di Cantiano
Comune di Matelica

Fondazione Giorgio Gaber
Accademia Belle Arti di Macerata


Banca delle Marche
Banca di Credito Cooperativo Fano
CNA
Confesercenti
ASET spa
NATURA srl




CENTRO TEATRO – MARCHE
C.so Matteotti, 4 - 61032
FANO (PU)
P.IVA 01202000418
tel. ufficio 0721.831579
T. 338.8336955

centroteatromarche@centroteatro.191.it
centroteatromarche.blogspot.com

GABER in BN: aprono Dondero e Borgna

Queste fotografie estratte dal mio archivio, in modo del tutto incompleto, ricordano un periodo indimenticabile che ha segnato un grande momento nella storia della cultura italiana.

Fu una stagione straordinaria che ha espresso grandi talenti di cui Giorgio fu tra i più significativi. E coincide con i giorni bellissimi della nostra gioventù.
Una stagione di fertilità creativa e temperie collettiva in cui si fondevano il talento e lo spirito civile, l’impegno politico: cantanti, attori ed intellettuali che approdavano spontaneamente a quello che appariva quasi un comune progetto, un progetto che si nutriva della creatività divertita di raffinati intellettuali come Fortini, Leydi, Bosio, Bajini, Pogliotti, Leporini, Straniero ecc. scrittori, musicisti e teatranti (come non citare Dario Fo, Giancarlo Corbelli, Giorgio Strehler ecc.)

Un gruppo di personalità multiforme che si esprimeva nella veste dimessa del cabaret, della canzone detta leggera, nello stile delle caves parigine e brechtiano, nell’esempio dei Brassens, dei Montand, dei Francis Lemarque e degli altri straordinari interpreti della Parigi di Prevért e Aragon. E per questo che abbiamo aggiunto al gruppo di artisti italiani alcune immagini degli artisti della canzone d’autore francese.

Mario Dondero





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Sarà inaugurato il 9 Febbraio con una mostra inedita del Maestro Mario Donderom e a seguire con un intervento di Gianni Borgna (storico della canzone italiana) che racconterà il Gaber "divo" della TV in Bianco e Nero.La mostra di Dondero, ripropone il clima della Milano degli anni Sessanta e degli artisti che lo stesso fotografo ha incontrato in quegli anni: da Jannacci alla Vanoni, a Milva a Maria Monti, a Franco Fortini Piero Mazzarella, Franco Nebbia, Gabriella ferri, Adraina asti, Paolo Poli, Sergio Endrigo, Yves Montand, jan Brassens ......Gaber

Mario Dondero, di origini genovesi nasce a Milano il 6 maggio 1928, rappresenta una delle più importanti e originali “voci” nell’ambito del fotogiornalismo contemporaneo.

Inizia a lavorare nei primi anni cinquanta collaborando con "L'Unità", "L'Avanti", e poi come cronista a "Milano Sera". Successivamente collaborerà con la rivista "Le Ore", animata principalmente da Salvato Cappelli, Giuseppe Trevisani e Pasquale Prunas, il cui slogan è "una foto vale 1000 parole". In quegli anni è con il gruppo dei "Giamaicani" di Milan Alfa Castaldi, Camilla Cederna, Luciano Bianciardi, Giulia Nicolai, Carlo Bavagnoli e Ugo Mulas (che inizia la sua attività professionale di fotografo, proprio con Dondero).

Nel 1955 si trasferisce a Parigi da dove collabora con diverse testate italiane ("L'Espresso", "L'Illustrazione Italiana", fra gli altri), e anche con "Le Monde", "Le Nouvel Observateur", "Le Figaro". Diventa amico di molti scrittori e intellettuali francesi, che ritrae (Roland Topor, Claude Mauriac, Daniel Pennac, Jeshar Kemal). Notissima la foto di gruppo degli scrittori del cosiddetto Nouveau roman (Nathalie Serraute, Samuel Beckett, Alain Robbe-Grillet, Claude Mauriac, Claude Simon, Jerome Lindon, Robert Pinget, Claude Ollier), ripresi a Parigi nell'ottobre del 1959 davanti alla sede de Les Editions de Minuit.

OVADIA, BERTINOTTI, SCALFARI, MARCORE' ... dicono di Gaber

Nella foto: Gaber e Jannacci in 'Aspettando Godot' (foto di Enrica Scalfari)

Moni Ovadia, Neri Marcorè, Mario Dondero, Enrica Scalfari e Fausto Bertinotti parlano di Gaber. Mancano pochi giorni all’apertura del sipario sul “Giorgio Gaber Cagli Festival” che sarà inaugurato il 9 febbraio con una mostra inedita del Maestro Mario Dondero, e sul cantautore milanese si sono incrociate le parole di artisti e politici.
Memorabile è stata la dichiarazione del presidente della Camera in occasione di una serata milanese, il quale ha dichiarato che “Ho nostalgia della sua poesia: Gaber era un grande artista, non un comiziante. Non mi sono mai chiesto se fossi d’accordo o no con le sue idee. Parlava dell’uomo e della felicità, parla alla mia umanità”.

Mario Dondero, che a Cagli proporrà 24 scatti degli anni Sessanta “intorno a Gaber”, parla del clima di quegli anni, “fra il sogno di una rivoluzione che non arrivava mai e il capitalismo che prendeva sempre più il sopravvento sull’uomo”.
Le foto che proporrà a Cagli il leggendario fotografo di Beckett e del gruppo storico parigino “Nouveau Roman”, saranno tutte da scoprire: ci saranno gli amici di Gaber, intellettuali e scrittori.

Sempre sul piano fotografico, la Fondazione Giorgio Gaber presieduta da Paolo Dal Bon, ha concesso a Massimo Puliani (organizzatore del festival) le foto di Enrica Scalfari che ritraggono Gaber, Jannacci e Paolo Rossi in “Aspettando Godot” di Beckett nell’edizione del 1990 a Venezia.
Da questa documentazione è stato fatto un video che sarà presentato il 6 marzo a Cagli, con musiche del Maestro Stefano Vagnini, che aveva già elaborato una “Suite Godot”.

Moni Ovadia, in merito alla notizia sul Festival di Cagli su Gaber ha fatto questa considerazione “Gaber, essendo un cantautore, è partito dalla canzone e l'ha sviluppata poi nei suoi monologhi teatrali, dando origine all'esperienza particolare del Teatro-Canzone. Io invece considero il teatro come uno spazio-tempo entro il quale è possibile avere un approccio di uguaglianza tra le varie espressioni artistiche e, dal punto di vista musicale, mi concentro piuttosto sul suono e sulla suggestione che questo può creare”.

Neri Marcorè in questi giorni debutterà a Bologna con il suo “Un certo Signor G” che partito a Torino, è passato a Milano e Roma e concluderà la tournèe proprio a Cagli il 24 febbraio con un incontro pubblico al quale parteciperanno i giornalisti Edmondo Berselli e Andrea Scanzi.
E’ stata una data aggiunta quella per il Festival che il simpatico attore non ha lesinato proprio per rendere in pieno l’omaggio a Gaber.

L'ULTIMA VOLTA di GABER A CAGLI nel 1999: dichiarazione di Dal Bon

Sabato 26 gennaio 2008, Cagli, palazzo comunale, ore 11,3o è stato presentato con una vasta partecipazione di pubblico, artisti, operatori e autorità il Giorgio Gaber Cagli Festival .
Il Presidente della Fondazione Gaber di Milano, Paolo Dal Bon. ha detto che questo Festival è il più rigoroso e più interessante rispetto ai due appuntamenti che lo hanno preceduto a Milano e a Genova. Va dato atto al Prof. Massimo Puliani, estimatore e amico di Gaber, di aver ideato il Premio Gaber per la tesi (di cui c'è già una partecipazione anche tedesca con una studentessa di Stoccarda) e di aver proposto una serie di incontri sul Teatro d'Evocazione.

Gaber fece a Cagli l'ultimo spettacolo "Gaber 1999/200", dove debuttò dopo 10 giorni di prove il 20/21 ottobre 1999.
A Urbino nel 1990, a Gaber fu consegnato il premio di drammaturgia per "Il Grigio".
A Fano gaber fu chiamato nella prima stagione del Teatro della Fortuna (1998).
Tutte queste iniziative furono promosse da Massimo Puliani.